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Un soldato giapponese, Mizushima, rimane sconvolto dagli orrori della guerra in Birmania. Dopo aver assistito al massacro di alcuni fanatici che hanno rifiutato di arrendersi, s'imbatte in montagne di cadaveri, tutti di commilitoni morti inutilmente (la guerra ormai è perduta per il Giappone). Allora, invece di seguire i compagni del battaglione in campo di concentramento, scappa, si fa bonzo e rimane in Birmania, prendendosi come scopo della vita le onoranze funebri di tutti i compagni caduti. Il film di Ichikawa stempera le visioni degli orrori della guerra in una sorta di contemplazione assorta e ieratica. È forse il film più pacifista sul conflitto mondiale degli ultimi quarant'anni, venato di una tristezza infinita che accomuna cristianamente amici e nemici.
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Decalogo (Dekalog) è una serie di 10 mediometraggi diretti dal regista polacco Krzysztof Kieślowski. Ogni episodio dura circa 55 minuti e racconta una storia di vita quotidiana indipendente da quelle degli altri episodi e ispirata, talora vagamente, talora in modo più esplicito, a uno dei dieci comandamenti biblici.
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Don Milani - Il priore di Barbiana è una miniserie televisiva prodotta da Rai Cinema e Rai Fiction (allora unite in Rai Cinemafiction) composta da due puntate trasmesse su Rai 1 nel 1997 e diretta da Andrea Frazzi e Antonio Frazzi. Nelle due puntate della fiction si ripercorre la vita di Don Lorenzo Milani che il 6 dicembre 1954 arrivò a Barbiana, un piccolo paesello sperduto sul monte Giovi che lui stesso definirà "una chiesa circondata da qualche casa sparsa qua e là".
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Le cerimonie di iniziazione tantrica del Kalachakra colte dal regista Werner Herzog in due differenti punti del pianeta a Bodh Gaya in India e a Graz in Austria.
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Il Vangelo di Roberto Rossellini: è l'ultimo film del regista scomparso.
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India. Un malinconico uomo di mezza età scende frettolosamente da un taxi e insegue un treno in partenza. Durante la corsa si accosta a lui un individuo allampanato, più giovane, che gli lancia un'occhiata fugace e lo supera riuscendo a salire al volo sul treno. Da questa pittoresca corsa al ralenti inizia il viaggio del "Darjeeling Limited", lo sgangherato convoglio che ospita i tre fratelli Whitman durante il loro tragicomico viaggio indiano
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In un tempo di cinema chiassosamente sonoro, che tutto riempie e trabocca, diventa necessario sperimentare il silenzio. Quello grande e silente "registrato" nel monastero certosino de La Grande Chartreuse, situato sulle montagne vicine a Grenoble. A salire sulle Alpi francesi con la macchina da presa è stato il regista tedesco Philip Gröning, che per diciannove anni ha cullato il desiderio di realizzare un documentario sulla vita dei monaci e sul tempo: quello della preghiera e quello del cinema. Perché quel tempo potesse scorrere sulla pellicola, il regista ha condiviso coi monaci quattro mesi della sua vita: partecipando alle meditazioni, alle messe, alle lodi, ai vespri, alla compieta (l'ultima delle ore canoniche), ritirandosi in una cella in attesa di ripetere nuovamente l'ufficio delle letture.
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Julien, giornalista di provincia, è riuscito a superare il dolore per la perdita della moglie solo onorandone in modo morboso e assurdo la memoria. Presto il suo culto si estende a quanti, fra i suoi amici, sono scomparsi nel frattempo. La sua mania gli aliena ben presto le simpatie di tutti, e alla fine anche di una fanciulla che con il suo amore lo avrebbe riportato alla vita, facendogli chiudere una volta per sempre la porta sul passato.
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Protagonista è un alcolizzato ex minatore che vive come un barbone a Parigi. Un giorno è toccato dalla Grazia (un misterioso signore l'aiuta a più riprese). Lo sventurato Andreas muore felice in chiesa davanti all'immagine di Santa Teresa di Lisieux.
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Attilio è un poeta che ogni notte sogna di sposare la donna della sua vita, Vittoria, che nella realtà lo sfugge di continuo. Quando lei, partita per un'intervista al più importante poeta iracheno rientrato in patria in prossimità della guerra, verrà gravemente ferita Attilio la raggiungerà e farà di tutto per salvarla. Non ci saranno ostacoli che potranno fermarlo nel tentativo di farla sopravvivere: dalla mancanza di medicinali al posto di blocco in cui verrà ritenuto un terrorista.
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Una ragazza aristocratica entra come novizia in un collegio di suore che si dedicano alla cura delle carcerate. Una di queste, Teresa, sembra particolarmente ribelle, ma la novizia vuole convertirla ad ogni costo; non sa che la ragazza si sta servendo di lei (ha ucciso il proprio amante ed è tornata al convento per crearsi un alibi). La novizia viene in seguito allontanata ingiustamente dal convento. Vi tornerà soltanto per morirvi e, durante l'agonia, redimerà Teresa.
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Tenzin Gyatso, scoperto quattordicesimo Dalai Lama (Kundun appunto, in lingua tibetana) cresce e cerca di regnare come può. Quando arrivano i Cinesi nel '49, dopo aver incontrato Mao Tse Tung (che annuncia a lui, divinità in terra, che la religione è veleno), lascia la sua terra e va esule nel mondo (e continua a farlo fino ai nostri giorni). Assistiamo alla vocazione del bambino, alle manifestazioni spirituali, magiche, miracolose del ragazzo, e alla sua tristezza umana e generale: "sono solo un ragazzo, che posso fare?".
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Hassan, un giovane studente di calligrafia araba, un giorno trova una pagina di un manoscritto che detiene il segreto dell'amore. La pagina narra la storia di Aziz, la principessa di Samarcanda. Hassan, attraverso un viaggio misto tra realtà e fantasia, raggiunge la principessa ed insieme si metteranno alla ricerca della parte mancante del manoscritto. Conoscerà anche Zin, un ragazzo che spera nel ritorno di suo padre, che lo ha abbandonato durante l'infanzia.
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Un giovane insegnante viene inviato in un villaggio isolato in mezzo al deserto, dove assisterà ad avvenimenti che si mescolano tra mito e realtà: persone che sono attratte da un'antica maledizione a vagare senza sosta nel deserto; un uomo che trascorre 50 anni a scavare per trovare un tesoro, e una barca misteriosa che si trova in cima ad una duna di sabbia.
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Un'isola, un grande prato d'acqua su cui riposano tante piccole case galleggianti, come tende per occasionali campeggiatori. Un ragazzo appena fuggito da un orribile delitto è lì per togliersi la vita. La custode/barcaiola (una Caronte al femminile) di questo strano parco acquatico fa di notte la prostituta fra una casetta e l'altra. Ma poi conosce lui, smette. Li attrae la disperazione reciproca, il bisogno di cercare e trovare qualcosa. L'acqua che li divide è il liquido dal quale tutti pescano, nel quale tutti depositano i propri escrementi, è il simbolo della vita ma anche lo spazio che separa le esistenze l'una dall'altra.
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Dice il regista: "Il protagonista è un uomo sui quarant'anni che si sforza di fare un bilancio della vita precedente... Sullo schermo vanno avanti di pari passo tre storie: la prima è costituita dai ricordi dell'infanzia; la seconda è composta delle cronache di avvenimenti storici vissuti e compresi sotto un'angolazione prettamente individuale; la terza è formata da ragionamenti psicologici che sono un po' la sintesi di tutto il discorso". Un film affascinante, anche se di non facile lettura
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Turchia, 1915. In una cittadina vive la benestante famiglia armena degli Avakian. Nel giorno in cui vengono colpiti dal lutto per la morte del patriarca anche il generale Arkan, capo della guarnigione turca, è presente alle esequie. È il segno di un rapporto, se non di amicizia, di reciproco rispetto tra le due comunità. Ma i Giovani Turchi hanno già pronto un piano per creare la Grande Turchia in cui non ci sarà posto per i ricchi e 'traditori' Armeni. Nessuna mediazione si rivela possibile. Dalla capitale partono per ogni dove gruppi di militari con l'ordine di uccidere sul posto i maschi (di qualunque età essi siano) e di deportare le donne e le bambine per poi massacrarle nei pressi di Aleppo. La famiglia Avakian viene smembrata e la giovane e vitale Nunik farà di tutto per salvaguardare la vita delle più piccole.
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Un critico musicale russo, in Italia per ricostruire un episodio della vita del musicista russo Pavel Sasnowskj, incontra a Bagni Vignoni, una località termale presso Siena, un singolare personaggio, chiamato "il matto", il quale afferma che per pacificare il mondo è necessario attraversare con una candela accesa la piscina di Santa Caterina. Dopo un soggiorno a Roma, dove il matto si dà fuoco in Campidoglio, il critico compie la traversata della piscina con la candela, ma muore d'infarto per l'immane fatica. Ancora un film sul tema, ossessivo per Tarkovskij, del "sacrificio" che è necessario per raggiungere la pace.
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Ispirato alla famosa storia del "Rapimento di Sita", dal grande classico dell'antica letteratura Indiana e del Sud-Est Asiatico, il "Ramayana", Opera Jawa è un musical senza precedenti nella storia del cinema. Racconta di un appassionato triangolo amoroso che porta inevitabilmente al conflitto, alla violenza e alla morte. Setio e sua moglie Siti producono e vendono vasellame in un piccolo villaggio dove Ludiro, un potente e spietato macellaio, controlla ogni attività commerciale. Quando gli affari della coppia crollano, Ludiro, che è da sempre innamorato di Siti, non perde l'occasione, la rapisce e tenta di sedurla. Inevitabilmente i due uomini cominciano a combattere per Siti...
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Christine è una giovane donna costretta sulla carrozzella dalla sclerosi multipla. Rassegnata alla sua condizione di 'ferma', partecipa a un pellegrinaggio a Lourdes, con la speranza di riacquistare un po' di fiducia nella vita. Sorride sempre, cerca la conversazione con i piacenti giovani volontari dell'organizzazione, si appiglia all'espressività del volto, l'unica parte del corpo che riesce a muovere. Alla gita spirituale partecipano malati nel fisico e nella mente, tutti parte di un micro mondo abituato alla solitudine e scivolato nell'individualismo. Quando i giorni di vacanza stanno per concludersi, accade il miracolo: Christine, piano piano, riacquista sensibilità alle dita, poi alle braccia e alle gambe, fino ad appoggiare i piedi a terra e cominciare a camminare. La guarigione improvvisa sorprende tutti e inaugura crudeli invidie tra i compagni. Nel frattempo Christine si gode il piccolo momento di felicità, ancora incerta sul suo precario futuro.
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Il film è una fedele riproposizione del Vangelo secondo Matteo dal momento dell'Annunciazione alla Resurrezione di Gesù. Le tappe della vita di Gesù Cristo sono ripercorse senza variazioni nella storia, né cambiamenti anche testuali rispetto alla versione di san Matteo. Il Vangelo di Pasolini non intendeva mettere in discussione dogmatismi o miti, quanto far emergere l'idea della morte, uno dei temi fondamentali della sua poetica. Come negli altri film il regista si affida a un linguaggio sonoro ricercato per didascalizzare alcune delle vicende più significative del film.
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La vicenda ha inizio durante una tempesta tremenda, che convince il giovane Luther a consegnarsi a Dio pur di salvarsi. L'ingresso nella Chiesa, ai tempi notoriamente distratta da ricchezze e inquisizioni, pone più di un perché al novizio monaco, che decide di intraprendere una via personale, condotta da una forte ideologia al limite dell' "anticlericale", contro la tradizione classica.
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Un monaco tibetano, Lama Norbu, si reca a Seattle per far visita a un bambino di nome Jesse: secondo l'interpretazione di alcuni segni lasciati prima di morire dal maestro Lama Dorje, la guida spirituale potrebbe essersi reincarnata proprio nel bambino americano. Inizialmente recalcitrante, il padre del bambino, Dean, si convince ad accompagnare Jesse in un monastero del Bhutan dove si potrà stabilire se si tratti di reincarnazione.
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Un monaco-santo - il soprannaturale, o l'inesplicabile, che accompagna i suoi spostamenti e i suoi gesti non è mai sottolineato, è solo assunto come tale - fa da raccordo tra i segmenti narrativi dell'opera che corrispondono ad altrettante fasi della crescita, caduta e ascesa di un uomo, prigioniero di barriere interiori e di pulsioni e istinti che fatalmente lo allontanano dal cammino della saggezza. Un percorso che è forse impossibile da affrontare senza errare, senza che i più miserabili degli atti insegnino a riconoscere il vero e il giusto nella natura delle cose.
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1996. Algeria. Una comunità di monaci benedettini opera in un piccolo monastero in favore della popolazione locale aderendo all'antica regola dell'"Ora et Labora". Il rispetto reciproco tra loro, che prestano anche assistenza medica, e la popolazione locale di fede musulmana è palpabile. Fino a quando la minaccia del terrorismo fondamentalista comincia a farsi pressante. Christian, l'abate eletto dalla comunità, decide di rifiutare la presenza dell'esercito a difesa del monastero non senza trovare qualche voce discorde tra i confratelli. Una notte un gruppo armato fa irruzione nel convento chiedendo che si vada ad assistere due terroristi feriti. Dinanzi al diniego vengono chieste medicine che vengono rifiutate perché scarse e necessarie per l'assistenza ai più deboli. Il gruppo abbandona il convento ma da quel momento il rischio per i monaci si fa evidente.
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Un uomo e una donna partono dall'Iran per consumare il viaggio di nozze in India. Lei è credente, lui ateo e comunista. Il subcontinente si rileva subito un terreno di confronto e scontro; per lei l'esperienza è di natura spirituale, per lui è l'emblema di quel che può fare "l'oppio dei popoli".
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È la vera storia di un 73enne deciso a far visita al fratello. I due non hanno mai avuto un grande rapporto. Alvin decide di affrontare il viaggio, intenzione che crea le giuste angosce alla figlia Rose. Ma il vecchio è irremovibile. Il viaggio non è facile, il mezzo che ha scelto è un trattore piuttosto malconcio e la strada è lunga da Laurens nell'Iowa a Mt.Zion nel Wisconsin. Molti gli incontri, compresa una coppia stralunata di fratelli meccanici.
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Una giovane donna nell'Afghanistan del dopo-talebani. L'oscurantismo non è scomparso dall'oggi al domani e lei, che ha una sorella con un bambino malato e vive in un rudere, finge di andare a pregare mentre invece si reca a una scuola per donne. Si troverà a dover lasciare la propria casa per affrontare il deserto a causa del vecchio padre che non sopporta tutte le "blasfemie" cui è costretto ad assistere in città
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Alessandria d'Egitto. Seconda metà del IV secolo dopo Cristo. La città in cui convivono cristiani, pagani ed ebrei è anche un vivo centro di ricerca scientifica. Vi spicca, per acume e spirito di indagine, la giovane Ipazia, figlia del filosofo e geometra Teone. Ipazia tiene anche una scuola in cui l'allievo Oreste cerca di attirare la sua attenzione. C'è però anche un giovane schiavo, Davus, attratto dalla sua bellezza e dalla sua cultura. Col trascorrere degli anni la tensione tra gli aderenti alle diverse religioni diviene sempre più palese e finisce col divampare vedendo il prevalere dei cristiani i quali godono ormai della compiacenza di Roma .
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Nel 1979: Pakistan durante il governo del generale Zia-ul-Haq. In un piccolo villaggio del Punjab, la quarantenne Aisha ha deciso, dopo la morte del marito, di dedicare la vita all'educazione del figlio Salim, 18 anni, innamorato della bella Zoubia. Ma l'avvento della legge islamica integralista sconvolge la vita della donna. Salim, infatti, poco alla volta trascura sempre più i suoi sentimenti per far parte di un gruppo di attivisti. Inoltre, l'arrivo in paese di alcuni pellegrini indiani risveglia nella donna ricordi strazianti del suo passato.
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Dalla commedia omonima di Gibson. Un'insegnante tenta di rieducare una bimba cieca e sordomuta che le menomazioni hanno reso prepotente e cattiva. La sua pazienza e il suo amore domeranno quel carattere ribelle.
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Nel XVII secolo, in piena fase di colonizzazione del Nuovo Mondo, i gesuiti sfidano lo strapotere dei regni di Spagna e Portogallo creando delle "zone franche", nelle quali gli indios sfruttati dagli europei vengono convertiti al cristianesimo e vivono come gli unici padroni di se stessi. È qui che il missionario Irons e l'ex avventuriero e fratricida De Niro, roso dai rimorsi, si dedicano alla cura e all'assistenza materiale e spirituale degli indigeni, suscitando le ire e la violenta reazione dei potenti.
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Il concetto di "pulizia etnica" non risale all'Olocausto, ma all'eliminazione di circa un milione di Armeni da parte dei Turchi nei primi decenni del novecento. È innegabile che questa orrenda vicenda storica abbia avuto minor "promozione" della tragedia degli ebrei. La memoria viene riportata dal personaggio centrale, un pittore armeno di nome Gorky. Intorno a lui altri testimonieranno quello sterminio: un ragazzo, una donna esperta della pittura di Gorky, un poliziotto. Ricordare li cambierà, non solo in superficie.
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Un giovane e attraente professore universitario di filosofia si rende improvvisamente irreperibile. È infatti ricercato per un reato del tutto insolito: ha letteralmente inchiodato al pavimento e ai tavoli di una biblioteca ricca di antichi manoscritti e incunaboli quegli stessi volumi preziosi che avevano nutrito la sua formazione. Mentre i carabinieri lo cercano, il professore trova rifugio sulle rive del Po, a Bagnolo San Vito, dove una piccola comunità gli offre riparo e accoglienza.
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Sono nove episodi tratti dai Fioretti di San Francesco. Il più riuscito è quello del tiranno Nicolajo (Fabrizi), un grottesco signorotto che vuole uccidere uno dei fraticelli e massacrare l'intera popolazione del suo borgo.
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La storia di San Francesco reinterpretata da Franco Zeffirelli vuole essere una sorta di allegoria della contestazione giovanile dei nostri anni. Francesco ricorda molto gli hippies di Hair ed è quasi obbligatorio ripensare a Jesus Christ Superstar.
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Chiara e Francesco, come già il titolo rivela, è un progetto che ha l'ambizione di raccontare per la prima volta la storia sia di San Francesco che di Santa Chiara. Il racconto in parallelo dei loro percorsi spirituali mette in luce il prodigioso avvenimento della nascita di due vite straordinarie, che hanno cambiato la storia della Chiesa partendo dallo stesso piccolo paesino dell'Umbri
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Una scelta coraggiosa e per nulla commerciale quella di Olmi. Evitando i classici metodi di epicità, attraverso i quali la Sacra Bibbia è sempre stata rappresentata, cerca di entrare in un'atmosfera ascetica.
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La vita di Gesù, tratta dal Vangelo e da alcuni racconti apocrifi. Questo film è stato realizzato per la televisione italiana (diviso in 6 puntate) ed è stato un avvenimento d'eccezione, seguito contemporaneamente in quasi tutto il mondo.
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Nazarin è un poveraccio che vive di elemosine nel Messico prerivoluzionario. Ma è qualcosa di più del solito peone emarginato: a suo modo è un profeta, un idealista che cerca di realizzare in terra l'ideale di bontà e di carità di Cristo. Ma gli van tutte male. Dopo umiliazioni e batoste, viene condannato e mandato al patibolo.
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La vita di Giovanni XXIII, il "papa buono", ricostruita attraverso la lettura del suo diario spirituale, dall'infanzia a Sotto il Monte sino all'elezione alla più alta carica religiosa.