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Un'adolescente, sicura di sé e dalla lingua affilata, riesce ad avere il controllo della situazione una volta che scopre di essere rimasta incinta di un suo coetaneo. Tutte le questioni trattate (l'amore, il matrimonio, la libertà) sono sollevate e mai giudicate. Sospesa tra le ingenuità dell'adolescenza e le responsabilità dell'essere adulti, la ragazza è interpretata da una bravissima Ellen Page la cui versatilità espressiva ha qualcosa di unico. La sceneggiatura si caratterizza per un linguaggio molto vicino a quello che usano i ragazzi di oggi. Anche le situazioni narrate riescono ad avere una tale verosimiglianza da escludere qualsiasi traccia di finzione.
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Come una madre che osserva e veglia, nelle prime immagini del primo capolavoro di Truffaut, quello che lo ha fatto passare dai banchi di scuola dei "Cahiers du Cinema" alla cattedra della macchina da presa, la Tour Eiffel è sempre presente, e domina Parigi. I 400 colpi è anche il primo film del personaggio Antoine Doinel, alter ego del regista, sempre interpretato da Jean Pierre Leaud, che accompagnerà nella vita cinematografica il cineasta francese. Antoine Doinel è un bambino che vive con la giovane madre e il patrigno. Ha poca voglia di studiare e si diverte ad andare al cinema, a marinare la scuola, a compiere piccoli furti, oppresso da una famiglia che pensa troppo a se stessa e lo relega a buttare via la spazzatura o ad andare a comprare il latte, lasciando ai compagni di scuola il compito di accompagnarlo all'adolescenza. Il riformatorio diventerà il trampolino per il tuffo nel mare della vita.
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Ivan è un ragazzino che ha visto i genitori uccisi dai tedeschi. La guerra gli porta via l'infanzia. Decide di battersi anche lui contro i nazisti, attraversando ogni notte un fiume e tornando alle linee russe con preziose informazioni. Ma il gioco pericoloso non dura molto. Una notte viene preso dal nemico e impiccato.
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Dal romanzo di Niccolò Ammaniti. Michele, dieci anni, vive in un paesino, anzi, proprio quattro case, della Basilicata. Con la sorella più piccola e altri amici scorrazza in bicicletta nelle stradine in mezzo al grano. A casa c'è la mamma e il papà fa il camionista, ed è uomo "tutto core". Incuriosito da una porta di lamiera vicino a una casa diroccata, Michele la apre e vede un buco, e in fondo un piede che esce da una coperta. Dopo lo spavento iniziale torna sul luogo e scopre che quel piede appartiene a un bambino come lui, biondo e delicato, quasi cieco per il buio, ridotto a una larva. Non riesce a immaginare un rapimento. Nelle successive visite gli porta da mangiare, gli parla, gli ridà una speranza. La televisione racconta di questo Filippo rapito a Milano. Così Michele capisce. Arriva a casa tale Sergio (Abatantuono), il "milanese" che tira le fila. Tutta la famiglia è implicata. Ma il cerchio si stringe, gli elicotteri girano. Il panico sopraggiunge. Occorre sopprimere l'ostaggio. Michele corre per salvarlo. Riesce a spingerlo fra i campi, sopraggiunge il padre "tutto core" che non esita a sparare al bambino, che però è Michele. Gli elicotteri dei carabinieri illuminano il milanese con le braccia alzate, il padre col figlio in braccio e il piccolo Filippo che si è salvato.
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"Tsotsi" significa "bandito" nel linguaggio di strada nella periferia di Johannesburg. Tsotsi è il soprannome di un ragazzo di 19 anni che ha rimosso ogni ricordo del suo passato, compreso il suo vero nome. Tsotsi conduce una vita all'insegna della violenza; riempie di botte un compagno della sua gang perché gli fa troppe domande, ruba un'automobile, ferendo la donna che la guidava, ma scopre sul sedile posteriore la presenza di un neonato. A modo suo Tsotsi incomincerà a prendersi cura di lui.
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Le dolorose ferite della lunga guerra jugoslava, degli assedi serbo-bosniaci sono ancora tangibili e visibili, nel tessuto urbano e nell'animo delle persone. Esma, bosniaca, lavora come cameriera in un fumoso e losco club; vive con l'adolescente, irrequieta, adorata e irrispettosa figlia Sara. Chi sia il padre di Sara è l'angoscioso e torturante segreto di Esma. Quando alla fine la donna riuscirà a rivelarlo alla figlia, e a parlarne lei stessa, sul volto di entrambe sboccerà una nuova serenità e una complicità d'amore totale.
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Pura celebrazione della libertà e della ricerca della libertà, la pellicola racconta la vera storia di Christopher McCandless, un giovane benestante che rinuncia a tutte le sue sicurezze materiali per immergersi all'interno della natura selvaggi
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Ambientato nella savana africana, questo film d'animazione racconta le avventure di un bambino molto speciale: Kirikù. Piccolo e indifeso, toccherà a lui salvare il suo villaggio dai malefici della strega Karabà. Il regista francese Michel Ocelot che, per questa sua prima esperienza di lungometraggio, ha tratto ispirazione dall'affascinante repertorio delle fiabe e delle leggende africane, è riuscito a realizzare un film coinvolgente per grandi e piccini. Merito anche della musica di Youssou N'Dour, capace di rendere ancora più particolari le atmosfere e i colori africani.
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Viene narrata una storia familiare sullo sfondo della seconda guerra mondiale. Uno scienziato ebreo ricorda la sua infanzia coi genitori in un campo di concentramento. La psicologia del bambino protagonista e degli altri personaggi emerge in maniera molto credibile dalla sceneggiatura e dalle interpretazioni. Molto bella la sequenza in cui il bambino vede morire il padre in infermeria. Corre a cercare la madre con le scarpe del genitore, ma sbaglia più volte la strada. Poi gioca con le scarpe e si dimentica di avvertirla.
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Scopriremo quando Kirikù divenne giardiniere, poi detective, e vasaio, e mercante, viaggiatore e persino dottore, senza mai perdere il suo infantile buon senso. La qualità della grafica che rimanda alla pittura africana e a quella del Doganiere Rousseau resta intatta così come la bellezza evocativa della musica di Youssou n'Dour. Si tratta però di un film decisamente per più piccoli rispetto al precedente. Le storie che si susseguono hanno la durata adatta per un pubblico prescolare che potrà sicuramente gradire queste "piccole" avventure.
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La commovente storia del piccolo pakistano, divenuto simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile, in Asia e nel resto del mondo
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François Bégaudeau è insegnante di francese in una scuola media superiore parigina. Facciamo la sua conoscenza mentre si incontra con i colleghi (vecchi e nuovi arrivati) ad inizio anno scolastico. Da quel momento rimarremo sempre all'interno delle mura scolastiche seguendo il suo rapporto con una classe. Il suo metodo d'insegnamento, che si rivolge a un gruppo eterogeneo di ragazzi e ragazze, mira ad offrire loro la migliore educazione possibile in una realtà cui i giovani non hanno un comportamento sempre inappuntabile e possono spingere anche il migliore dei docenti ad arrendersi a un quieto vivere che non richieda confronti e magari scontri con gli allievi. Non tutti infatti apprezzano la sua franchezza e il professor Bégaudeau si troverà dinanzi a un caso che lo metterà in una posizione difficile.
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Nel 1931 l'Australia ha due problemi principali. Da una parte l'invadenza dei conigli, per difendersi dai quali è stata costruita una recinzione che taglia l'intero continente. Dall'altra l'esistenza degli aborigeni, che si pensa di "addomesticare" strappando i più giovani alle famiglie di appartenenza per deportarli in appositi "campi" di rieducazione dove dovranno imparare ad obbedire ai bianchi. Tra le vittime anche Molly, Gracie e Daisy Craig, tre bambine che decidono di fuggire percorrendo le 1.500 miglia necessarie per tornare a casa. Nonostante l'accanimento del funzionario predisposto all'attuazione del programma e gli sforzi della guida indigena incaricata di ritrovarle, due su tre ce la faranno.
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La piccola Chihiro non sopporta l'idea di traslocare e di perdere i propri amici, ma non può far niente per impedirlo. Proprio quando la famiglia è in viaggio verso la nuova casa, il padre imbocca una strada sterrata che termina davanti a un tunnel misterioso. I genitori sceglieranno di attraversarlo nonostante le rimostranze di Chihiro, per giungere a un parco dei divertimenti abbandonato, almeno apparentemente.
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In una cascina vicino a Bergamo alla fine del secolo scorso, cinque famiglie di contadini vivono, lavorano, amano, soffrono. Una ragazza sposa uno dei giovani. Il loro viaggio di nozze a Milano è movimentato dalle repressioni, da parte delle truppe di Bava Beccaris, delle manifestazioni popolari. L'albero del titolo è quello che uno dei contadini taglia per fare gli zoccoli per il figlio. Il padrone viene a saperlo e scaccia la famiglia. Ermanno Olmi ritrova fiato ed estro poetico mettendo in immagini le storie contadine dei suoi nonni. Il film circola in due versioni (una italiana e l'altra in bergamasco non proprio stretto, doppiata dagli stessi attori non professionisti). Grande successo in Italia e in tutto il mondo (Palma d'oro a Cannes). In oltre tre ore di proiezione (nell'originale era uno sceneggiato tv) molte le scene indimenticabili (come la semina sotto la prima nevicata, un gesto consumato come in una sacra funzione).
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Mario è un bambino di nove anni che il Tribunale dei Minori ha sottratto alla famiglia perché considerato un bambino difficile. Giulia e Sandro sono una coppia di quarantenni che convivono da due anni, senza figli, che decidono di chiedere in affidamento un bambino. Viene dato loro Mario. Da quel momento la coppia va in crisi. Giulia è favorevole a una crescita del bambino priva di vincoli "educativi" mentre Sandro non riesce ad accettare questo stato di cose. Mario verrà alla fine sottratto alla coppia dal Tribunale ed affidato ad un'altra famiglia.
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Chris Gardner è un brillante venditore senza fortuna nella San Francisco degli anni '80. Padre affettuoso di Christopher, un vivace bambino di cinque anni, e marito di una scontrosa compagna, Chris fatica a sbarcare il lunario. La moglie, incapace di reggere la crisi, abbandona marito e figlio per cercare fortuna a New York. Rimasto solo Chris cerca tenacemente e ottiene un posto da stagista non retribuito presso una società di consulenza finanziaria. Senza stipendio, sfrattato dall'appartamento e poi dalla stanza di un infimo motel, Chris e il suo bambino cercheranno di sopravvivere dormendo nei ricoveri per i senza tetto o nei bagni pubblici della metropolitana. Indossando sempre il suo abito migliore e l'orgoglio di chi non vuole mollare, Chris troverà una porzione di felicità.
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I genitori del protagonista sono costretti a lasciare il proprio figlio in quanto attivisti politici. Mauro non riesce a gustare fino in fondo le bellezze dell'infanzia in quanto perennemente in bilico tra il mondo reale e quello sognato.
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In un college molto tradizionale nel New England degli anni Cinquanta, capita un professore simpatico e anticonformista, che esorta i ragazzi ad affrontare lo studio e la vita seguendo le proprie idee e non quelle dei nonni. Uno degli studenti, entrato in conflitto con i genitori, si suiciderà. La responsabilità viene rifilata al prof. Lui sarà cacciato, ma i suoi allievi non lo dimenticheranno.
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Francia, 1949. Un compositore fallito, interpretato da Gerard Juniot con la sensibilità misurata di un grande e dignitoso perdente, viene assunto come sorvegliante in un istituto di rieducazione per minori ma, alla severità del cinico direttore, contrappone la dolcezza delle sue lezioni di musica.
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Adottare un figlio può essere a volte un'impresa titanica, soprattutto se si decide di adottarlo all'estero. Pierre e Geraldine, giovane coppia francese, ha un sogno: adottare un bambino cambogiano. Il loro viaggio attraverso la disperazione di un paese, in cui i traffici illeciti di infanti sono all'ordine del giorno, è un'esperienza unica e indimenticabile. Riuscire a superare la prova di resistenza può mettere in crisi anche un solido rapporto.
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Alle pendici di Monte Sole, sui colli appenninici vicini a Bologna, la comunità agraria locale vede i propri territori occupati dalle truppe naziste e molti giovani decidono di organizzarsi in una brigata partigiana. Per una delle più giovani abitanti del luogo, la piccola Martina, tutte quelle continue fughe dai bombardamenti e quegli scontri a fuoco sulle vallate hanno poca importanza. Da quando ha visto morire il fratello neonato fra le sue braccia, Martina ha smesso di parlare e vive unicamente nell'attesa che arrivi un nuovo fratellino. Il concepimento avviene in una mattina di dicembre del 1943, esattamente nove mesi prima che le SS diano inizio al rastrellamento di tutti gli abitanti della zona.
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Una quattordicenne che nessuno ama incontra per caso, durante un furioso temporale, un bracconiere. Costui le racconta di aver ucciso il guardiacaccia; la ragazza lo aiuta a costruirsi un alibi e lo assiste durante una crisi di epilessia. Ma il bracconiere si è inventato tutto: appena può violenta Mouchette. Giunta a casa, trova la madre morta. Al centro delle chiacchiere di tutto il paese, la ragazzina si annega.
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Medhi è affidato alle cure della mamma Amina e del nonno Ahmed, perché suo padre lavora in Francia. O meglio, questo è quello che i due gli fanno credere per non turbare il suo fragile equilibrio - suo padre è in realtà in prigione. Medhi ha il "difficile" compito, a scuola, di custodire la sedia del maestro, e le sue relazioni con gli altri bambini ruotano attorno a questo compito.
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Pollo e Curry hanno diciotto anni e poca voglia di impegnarsi a scuola e nella vita. Pollo è ebreo e figlio di un padre intransigente e una madre svampita. Curry è indiano e figlio adottivo di una psicologa emotiva e di un giornalista fedifrago. Bocciati alla maturità partono in vacanza "premio" per l'India dove, fuori dai circuiti turistici, incontreranno Chiara, ginecologa di una Onlus internazionale. Nel deserto del Thar proveranno finalmente interesse per la vita: Pollo si innamorerà di Chiara e del suo coraggio, Curry cercherà la madre naturale e le sue origini. Torneranno a casa e all'occidente col "brevetto di volo".
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Il film, tratto dalla famosa memoria del medico parigino Jean Itard, è palesemente ispirato al pensiero pedagogico del filosofo ginevrino Rousseau. Nella Francia di fine 700 alcuni contadini scoprono nei boschi dell'Aveyron un ragazzo che vive allo stato brado, semianimalesco. Lo catturano e lo affidano agli scienziati di Parigi. Tutto nel ragazzo è bestiale: ha gli artigli, si esprime a grugniti ed è mordace. In dottor Itard, figlio dei Lumi, non dispera di riuscire a "civilizzarlo" e lo conduce nella sua villa di campagna. Con metodo e pazienza inizia la sua "cura" che si protrae per settimane e settimane, registrando progressi insignificanti. Una notte, il ragazzo fugge per tornare libero nei boschi, ma imprevedibilmente ritorna e il dottore può riprendere la cura, questa volta con significativi risultati.
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Una dodicenne afgana e sua madre perdono il lavoro quando l’ospedale di Kabul viene chiuso dai talebani, che vietano inoltre che le donne lavorino se prive di un “compagno legale”. Prima la chiamvano Maria e aveva 12 anni. Poi, per sopravvivere al regime assurdo dei Talebani, la fanno vestire da maschio e le danno il nome di Osama. Maria/Osama dovrà crescere in fretta e imparare presto l'orrore che ogni dittatura porta con sè. La pellicola segna la nuova èra del cinema afgano e narra la barbarie, le feroci persecuzioni, le atrocità psicologiche del regime talebano
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Alex ha sedici anni e frequenta il liceo a Portland. Un giorno un amico lo invita ad andare con lui a Paranoid Park, luogo malfamato della città in cui si confrontano i più abili esperti in materia di skateboard. Una notte, proprio presso il parco, Alex uccide accidentalmente un agente. Decide di continuare la sua vita senza dire nulla a nessuno.
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Matteo e Corrado svolgono il servizio civile, lavorando presso la comunità Ismaele, diretta in maniera discutibile da una manager non propriamente attenta ai bisogni degli handicappati. Ad aiutarli a relazionarsi con una realtà, di certo, non facile ci sono Pallino, Moretti e Mercalli, obiettori già ben rodati che sembra sappiano come ci si deve comportare con le persone di questa nutrita comunità; tra queste un criminale tetraplegico, un omone difficile da trattare e una ragazza di cui Matteo si innamora all'istante.
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Max è un bambino come molti irrequieto, ha una sorella più grande che, come capita spesso, non gli dà molta attenzione e una madre sola che come tante cerca di rifarsi una vita con altri uomini. Un giorno, a seguito di una serie di delusioni prima dalla sorella e poi dalla madre, esplode dalla rabbia e viene per questo redarguito. Insofferente scappa di casa finendo, dopo un tragitto in barca a vela, in una terra desolata e arida dove trova dei giganteschi mostri dal cuore anche troppo umano che credono a tutto quello che dice e lo incoronano loro re, almeno fino a quando le sue promesse di spazzare via la tristezza dalla loro vita non si rivelano mendaci.
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Qiang è un bambino di 4 anni che, nella Cina Popolare del 1949, viene portato in un Istituto pechinese dei migliori dai genitori troppo impegnati nel lavoro. Qiang deve confrontarsi con la vita della collettività, regolata in modo per lui troppo rigido dalle educatrici. Dalla fase del pianto sconsolato passa ben presto a quella della disobbedienza attiva supportato in questo da una coetanea. Quando riuscirà a convincere tutti i compagni che la loro insegnante non è altri che un mostro sotto le sembianze di una donna la situazione si complica.
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Dalle profondità del mare emerge una pesciolina rossa a bordo di una medusa. Rimasta intrappolata in un barattolo di vetro, viene soccorsa e liberata da Sosuke, un bimbo di cinque anni che vive con la madre in cima alla scogliera. La gratitudine della pesciolina, che Sosuke battezzerà col nome di Ponyo, si trasforma in tenera amicizia. L'idillio viene però interrotto dall'intervento di Fujimoto, padre di Ponyo e padrone-stregone dei fondali marini. Un tempo umano, Fujimoto ha lasciato la terra per l'acqua prendendo in moglie la Madre del Mare. Decisa a tentare la fuga e a scegliere per sé un destino umano, Ponyo rovescia accidentalmente l'elisir magico del padre, trasformandosi in una bambina e alterando la quiete del mare. Le onde furiose e i pesci giganti la condurranno fino alla casa di Sosuke, dove sarà accolta e amata. Perché il mare si ritiri e restituisca a Ponyo la sua libertà e a Sosuke la sua mamma e il suo villaggio, affondati sotto i marosi, il bambino dovrà affrontare una prova e riportare l'equilibrio tra il genere umano e la natura.
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A Coney Island si intessono le vicende di Sara Goldfarb, teledipendente con l'assillo di partecipare a uno show televisivo, di suo figlio Harry, tossicodipendente con l'aspirazione di avviare una boutique con la sua ragazza, anch'ella tossicodipendente, e del loro comune amico Tyrone. I sogni si trasformeranno in incubi e la dura realtà della droga cancellerà le aspirazioni e le illusioni.
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Teheran, 1978: Marjane, otto anni, sogna di essere un profeta che salverà il mondo. Educata da genitori molto moderni e particolarmente legata a sua nonna, segue con trepidazione gli avvenimenti che porteranno alla Rivoluzione e provocheranno la caduta dello Scià. Con l'instaurazione della Repubblica islamica inizia il periodo dei "pasdaran" che controllano i comportamenti e i costumi dei cittadini. Marjane, che deve portare il velo, diventa rivoluzionaria. La guerra contro l'Iraq provoca bombardamenti, privazioni e la sparizione di parenti. La repressione interna diventa ogni giorno più dura e i genitori di Marjane decidono di mandarla a studiare in Austria per proteggerla. A Vienna, Marjane vive a 14 anni la sua seconda "rivoluzione": l'adolescenza, la libertà, l'amore ma anche l'esilio, la solitudine, la diversità.
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La famiglia Cantone è proprietaria di uno dei più importanti pastifici del Salento. La nonna aprì l'azienda assieme al cognato, di cui è stata segretamente innamorata per tutta la vita, e ora quegli impulsi sopiti ricadono sulle abitudini di una famiglia schiava del perbenismo alto-borghese. Il rientro a casa del rampollo più giovane Tommaso, trasferitosi a Roma per studiare economia e commercio, è il momento per la famiglia di sancire ufficialmente il passaggio della gestione aziendale ai due figli maschi. Tommaso è pronto a sconvolgere i piani del pater familias dichiarando apertamente la propria omosessualità e il desiderio di seguire aspirazioni letterarie, ma durante la cena ufficiale per festeggiare il nuovo corso aziendale, viene anticipato dal fratello maggiore Antonio che, dopo tanti anni di fedele servizio agli affari di famiglia, si dichiara omosessuale prima di lui e viene per questo espulso dalla casa e dalla direzione dell'azienda. Per non distruggere definitivamente l'orgoglio del padre, già colto da un collasso al momento della rivelazione, a Tommaso non resta altro che dissimulare le proprie preferenze sessuali e assecondare momentaneamente gli oneri familiari.
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Alla morte del marito, la lucana Rosaria Parondi si trasferisce a Milano, dove abita il primogenito Vincenzo, con gli altri quattro figli maschi: Simone comincia una carriera nella boxe, Rocco fa il garzone in una stireria, Ciro va a lavorare in fabbrica e Luca, il minore, rimane a casa con la madre. L'ossessione di Simone per la prostituta Nadia, della quale si invaghirà anche Rocco, porterà alla tragedia e alla disgregazione della famiglia Parondi.
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Gavino, un bambino sardo, studierebbe volentieri, ma a sei anni il padre già lo strappa dalla scuola per fargli fare il pastore. Un sopruso dopo l'altro (con tanto di botte), Gavino cresce. Va militare e comincia a leggere. Aiutato da un amico, riesce a farsi una cultura. Ma la lotta con il padre continua: finirà quando i due si scontreranno sul piano fisico e il giovane avrà la meglio. Gavino studia, va all'università e si laurea.
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Una domanda e venti milioni di rupie separano Jamal Malik da Latika, amore infantile e mai dimenticato. Dopo averla incontrata, persa, ritrovata e perduta di nuovo Jamal, un diciottenne cresciuto negli slum di Mumbai, partecipa all'edizione indiana di "Chi vuol essere Milionario" per rivelarsi alla fanciulla e riscattarla (con la vincita) dalla "protezione" di un pericoloso criminale. L'acquisita popolarità mediatica, la scalata trionfale al milione e alle caste sociali infastidiscono il vanesio conduttore che cerca di boicottarne la vittoria, ingannandolo e facendolo arrestare. Sospettato di avere imbrogliato e torturato inutilmente, Jamal rivelerà al commissario di polizia soltanto la verità: conosceva le risposte perché ciascuna di quelle domande ha interrogato la sua straordinaria vita, devota a Latika e votata all'amore.
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Scozia. Lyam vive un'adolescenza difficile. La madre è in carcere per consumo di droga e il suo compagno vuole trasformarlo in corriere quando la va a trovare di modo che la donna possa spacciare in prigione. Dato che Lyam si rifiuta viene cacciato da casa e cerca asilo presso la sorella Chantel che è una ragazza madre. Il sogno di Lyam è quello di poter acquistare una casa prefabbricata per viverci con madre, sorella e nipote. Per far ciò ruba la droga al patrigno, la taglia con l'aiuto dell'amico Flipper, e cerca di entrare nel giro dello spaccio.
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Francia, 1977. Stella, una ragazzina dei quartieri operai, viene ammessa a frequentare il primo anno di una prestigiosa scuola media, dove si trova come un pesce fuor d'acqua finché non conosce Gladys, la prima della classe, amica per errore e per fortuna.
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Bilal, giovane curdo, ha lasciato il suo paese alla volta di Calais, dove sogna e spera di imbarcarsi per l'Inghilterra. Dall'altra parte della Manica lo attende un'adolescente che il padre ha promesso in sposa a un ricco cugino. Fallito il tentativo di salire clandestinamente su un traghetto, Bilal è deciso ad attraversare la Manica a nuoto. Recatosi presso una piscina comunale incontra Simon, un istruttore di nuoto di mezza età prossimo alla separazione dalla moglie, amata ancora enormemente e in segreto. Colpito dall'ostinazione e dal sentimento del ragazzo, Simon lo allenerà e lo incoraggerà a non cedere mai ai marosi della vita. A sua volta Bilal aprirà nel cuore infranto di Simon una breccia in cui accoglierlo. Ma il mondo fuori è avverso e inospitale e l'uomo dovrà sfidare le delazioni dei vicini di casa e la legge sull'immigrazione che condanna i cittadini troppo umani e "intraprendenti" col prossimo.
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1984. Centinaia di migliaia di Africani trovano rifugio nei campi profughi in Sudan. Gli Israeliani, con l`aiuto degli Americani, portano in salvo gli etiopi di origine ebrea, i Falasha. Un bambino viene salvato dalla madre che lo fa salire su un convoglio facendolo passare per ebreo. Verra' adottato da una famiglia israeliana e crescera` con il desiderio di rivedere la madre misto al conflitto interiore dato dalla consapevolezza della non appartenenza.
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All'Institute of Technology del Massachussets insegna un luminare (Skasgard), matematico conosciuto in tutto il mondo. Propone su una lavagna un problema ultracomplesso e dà un anno di tempo ai suoi allievi per risolverlo. La mattina dopo il problema è risolto. La cosa si ripete pochi giorni dopo. Il genio è tale Will Hunting (Damon), addetto alle pulizie. Will vive solo, ha un gruppo di amici fedeli, è anarchico e violento, non si fida di nessuno. Però ha un'intelligenza inverosimile, in tutti i sensi: legge un libro in dieci minuti, conosce praticamente tutto lo scibile. Viene rintracciato e affidato a diversi psicologi, tutti letteralmente distrutti, finché si arriva a Robin Williams (molto simile all'insegnante dell' Attimo fuggente) che trova il modo per entrare nella complessa personalità del ragazzo. Il risultato è che Will, corteggiato dalle più prestigiose società d'America, a cominciare dalla NASA e dal Pentagono, decide di vivere la vita in altro modo: raggiungerà in California la ragazza che lo ama.
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Louis Malle in stato di grazia ci dà il suo Amarcord, la storia dei suoi anni di scuola in un collegio di provincia. A scuola il piccolo Louis (nel film, Julien) stringe amicizia con un coetaneo un po' misterioso, ma intelligente e sensibilissimo. Il loro rapporto verrà brutalmente troncato dall'arrivo della Gestapo (siamo nel 1944, la Francia è occupata) che porta via l'amico di Julien perché ebreo.
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In un tempio buddista, che fluttua in una valle inondata, un maestro osserva il suo giovane allievo mentre si relaziona con il mondo esterno. Quando il piccolo si diverte a torturare un pesce, una rana e un serpente, il maestro lo ammonisce, avvertendolo sulle conseguenze del dolore inflitto agli animali.
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Rosetta, che non è ancora maggiorenne, si deve far carico della madre alcolizzata con cui vive in una roulotte in un camping ai margini di un bosco. Licenziata da una fabbrica dove era stata assunta in prova va in città per vendere alcuni abiti usati e conosce Riquet che lavora in un chiosco dove si vendono cialde. Rosetta viene assunta e al contempo ha anche finalmente un amico che le rimane accanto anche quando, qualche giorno dopo, viene nuovamente licenziata. La ragazza, dopo l'ennesimo scontro con la madre, decide di abbandonare la roulotte e riceve ospitalità da Riquet. Il bisogno di trovare un lavoro continua però a tormentarla
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Saimir ha sedici anni, è albanese e vive dietro una finestra aperta sul mare di Ostia. Le sue notti sono lunghe, infinite come il numero di immigrati clandestini che raccoglie sul litorale laziale e che poi suo padre traffica coi piccoli imprenditori agricoli della zona. Saimir è poi e soprattutto un adolescente che vive un'età straordinaria dentro una realtà e una condizione altrettanto straordinarie:quella dell'immigrazione e dell'emarginazione. Saimir è due volte fuori: fuori dai valori parentali, fuori dai valori comuni dei suoi coetanei italiani
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Abbandonato dalla moglie Stefania (Barbora Bobulova), Renato cerca di condurre avanti al meglio la famiglia, ma non è semplice quando si hanno anche problemi di lavoro. Chi ne soffre di più è il piccolo Tommi.
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Una straziante allegoria della ingratitudine umana narrata attraverso la storia del povero Balthazar, un asino che passa di padrone in padrone: l'animale subisce ogni sorta d'angherie fino a quando non viene dato a un alcoolizzato, Arnold. Perito Arnold per ubriachezza, Balthazar finisce in un circo, dove viene esibito come ciuco matematico; di lì, nelle mani di un avaro fabbricante di acqua minerale, che lo aggioga alla ruota di un pozzo. Fino al tragico epilogo: caricato di merce di contrabbando, presso il confine spagnolo, viene ferito dai finanzieri e muore in mezzo a un gregge di pecore.
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La nascita dei cammelli è un momento molto importante per una piccola comunità della Mongolia del sud. Uno degli ultimi nati viene rifiutato dalla madre che non lo allatta. Qualsiasi tentativo di convincerla risulterà inutile fino a quando due bambini non andranno a chiamare un musicista nella lontana città capoluogo. Il suono della musica riavvicinerà madre e figlio.
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Appena uscito da una prigionia di 14 anni scontata per un atto di bullismo contro una coetanea sconfinato in un terribile omicidio, Jack, ormai 24enne, arriva a Manchester in cerca di un nuovo inizio. Ha una nuova identità, un nuovo lavoro e una fedina penale ripulita, ma un'adolescenza completamente trascorsa dietro le barre di una cella ha generato cicatrici indelebili. Sotto la guida di Terry, qualcosa più di un semplice assistente sociale, Jack cerca di partire da zero e ricostruirsi una vita.
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Rosario ha undici anni. Abita in un condominio di periferia di una Napoli devastata dalla camorra. Vive con sua nonna, ammalata di Roipnol e drogata di televisione. E' la punta di diamante di un piccolo branco che passa le sue giornate trascinandosi tra sale giochi, brutte paninoteche, piccoli reati e roulette russe improvvisate sulla tangenziale. Ma c 'è anche un sacerdote che cerca di tenere insieme i pezzi (meglio: i frammenti) di una società che non si può più definire tale. Tratto da un breve romanzo di forte impatto è un film duro e apparentemente impietoso. in realtà ricco di pietà nei confronti di un infanzia a cui è negato di fatto persino il nome. Resta il pallone: unica ancora a cui sperare di potersi un giorno aggrappare per non annegare.
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Dora è un'insegnante in pensione di Rio, che per arrotondare scrive lettere per gli analfabeti. È una donna senza fascino e delusa, certamente cinica. Quando un bambino rimane solo per la morte della mamma, Dora lo raccoglie soltanto per venderlo a chi fa commercio di organi. Si pente, recupera il bambino ma deve fuggire. Così, attraversa il Brasile per accompagnare il piccolo da un fantomatico padre, che non viene mai trovato. In compenso il bambino si ricongiunge con due fratelli sconosciuti, mentre Dora ha tratto qualcosa dall'esperienza. Saprà star sola, meno disperata.
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Sam Cahill è un ufficiale in partenza per la sua quarta missione in Afghanistan. Posato e responsabile, è sposato con Grace, ex cheerleader del liceo, ed è padre di due adorabili bambine. Campione nella vita ed eroe in guerra, Sam è il figlio prediletto di Hank, padre suscettibile e veterano del Vietnam legato in seconde nozze con Elsie. I rancori e le frustrazioni del padre ricadono immancabilmente su Tommy, figlio minore e trascurato che ha dissipato il suo potenziale nei boccali di birra e nelle celle delle prigioni. La presunta morte di Sam al fronte costringe Tommy a rivedere e organizzare la sua vita. Deciso a prendersi cura di Grace e delle nipotine, finirà per innamorarsi di lei e per desiderare di appartenere finalmente a qualcuno. Il ritorno improvviso di Sam, sopravvissuto a un incidente e alla prigionia, sconvolgerà gli equilibri familiari costringendo i due fratelli a un confronto diretto.anche sostanza vera.
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In una landa desolata del Nord-Est Italia, tra cave di pietra, case sparse e anonimi centri commerciali, vivono un padre e un figlio. Rino Zena, disoccupato e ostinato, educa Cristiano, un adolescente timido e irrequieto che i compagni schivano e le ragazzine umiliano. Soli contro il mondo e contro tutti, hanno un solo amico: Quattro Formaggi, un disgraziato offeso da un incidente con i fili dell'alta tensione e ossessionato da Dio, dal presepio e da una biondissima pornodiva. Uniti da un amore viscerale, Rino e Cristiano tirano avanti un'esistenza orgogliosa che reagisce alla prepotenza del prossimo e all'ingerenza dei servizi sociali. Dentro una notte di pioggia e fango una ragazzina cambierà per sempre i loro destini.
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Alex ha un segreto inconfessabile. Per questo i suoi genitori, quando lei era ancora in fasce, lasciarono Buenos Aires per trasferirsi sulle coste uruguayane, lontani dall'occhio indiscreto della gente. Un giorno, nella loro casa, arrivano degli ospiti molto attesi. Un chirurgo plastico di chiara fama, accompagnato da sua moglie e dal giovanissimo figlio di sedici anni, vecchi amici di famiglia, iniziano a occuparsi del "caso" dell'adolescente. Le tre lettere del titolo rappresentano un'anomalia cromosomica - di quelle persone che hanno all'interno del loro patrimonio genetico sia dei gameti maschili che femminili - che resta il punto chiave della pellicola dell'esordiente regista argentina Lucia Puenzo.
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Anna, una donna sulla trentina, rievoca l'infanzia funestata da morti, incubi e nevrosi. A dieci anni, dopo la morte dell'amatissima madre, aveva tentato di uccidere il padre, non riuscendovi. Costui era poi morto d'infarto, e di Anna si era occupata una zia. Solo con la fine dell'adolescenza si era poi liberata delle sue angosce
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Dopo Michael Moore anche Van Sant riflette sulla strage compiuta da due studenti nei confronti di compagni e professori nel liceo di Columbine negli Usa. Lo fa con un film di breve durata in cui si affida a una macchina da presa che pedina alcuni dei protagonisti che diverranno vittime o assassini quasi fosse una candid camera. Ne esce un quadro di desolante vuoto esistenziale, un tunnel che non ha una luce sul fondo. Non c'è più' neppure la tragedia. La morte per strage si tinge di banale quotidianità.
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Azur ha gli occhi azzurri, Asmar ce li ha neri come la notte. Il primo è figlio di un nobile gelido, il secondo di un'amorevole balia, che cresce i pargoli come fratelli, raccontando a entrambi, ogni sera, alle porte del sonno, la leggenda della fata dei Jinns, che attende, da una prigione nascosta, il giovane che la libererà. Ma un giorno il padre di Azur lo manda lontano da casa per studiare e scaccia dalla sua dimora francese la nutrice e il piccolo Asmar. Solo una volta adulto, Azur si imbarcherà in direzione dell'Oriente per ritrovare i suoi cari e liberare la fata dei Jinns.
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Ciad, 2006. Dopo l'amnistia accordata a tutti criminali di guerra, Atim, un adolescente orfano di padre, viene incaricato dal nonno di vendicare il suo assassinio. Giunto a N'Djamena scopre che l'ex criminale gestisce una panetteria e ha sposato una giovane donna. Nassara, ignorando le reali intenzioni del ragazzo, lo accoglie come garzone nella sua panetteria per insegnargli il mestiere del fornaio. In un crescendo di silenzi e sentimenti inespressi la relazione tra i due uomini evolverà fino a esplodere in un drammatico confronto finale. Nel deserto e sotto un solo accecante, Atim deciderà il destino di Nassara e il proprio.
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Jess e Jules sono due amiche che giocano nella medesima squadra di calcio femminile a Londra. Ma mentre Jules è britannica e i suoi genitori non vedono nulla di male nell'attività sportiva, i parenti indiani di Jess non vogliono che pratichi uno sport da uomini e lei è costretta a farlo di nascosto. L'amicizia tra le due sarà messa a dura prova dal sentimento che entrambe nutrono per l'allenatore della squadra e allo stesso modo questo metterà a repentaglio il segreto di Jess.
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Donald Darko detto Donnie è un ragazzo con dei disturbi mentali che lo hanno portato a dar fuoco ad una casa abbandonata, anni fa. Nonostante sia un tipo in gamba, con una famiglia che lo ama e lo appoggia anche nelle scelte più discutibili. Donnie è in cura da una psicanalista che lo aiuta a combattere la sua schizofrenia; a lei confida del suo nuovo amico immaginario, Frank, un coniglio gigante che lo ha salvato da una morte assurda, ma che in cambio gli chiede di fare cose riprovevoli e sempre più pericolose.
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Astoria, Queens, 1986. Manhattan, ombelico del mondo, è a pochi chilometri ma temporalmente ad anni luce di distanza. Dito vive con i suoi genitori e trascorre la giornata con i suoi amici di strada, fra droga, noia e microcriminalità. Un mondo chiuso, una sorta di ghetto in cui la società wasp americana sembra aver confinato italiani, portoricani, greci, un quartiere senza via di scampo che a un certo momento inizia a stare troppo stretto a Dito che decide così di partire per la California. Per tornare poi solo quindici anni più tardi, perché il padre è malato e per affrontare definitivamente il passato, con i suoi fantasmi e il suo fardello emotivo.
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In un quartiere "nero" di Brooklyn, tutto sembra tranquillo. I disordini razziali di quindici, venti anni prima sembrano dimenticati. Ma basta una giornata di caldo torrido per esacerbare gli animi. La pizzeria italiana viene razziata. Il proprietario si vendica.
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Kabul 1978. Amir è figlio di Baba, un uomo facoltoso di etnia Pashtun. Il suo migliore amico è Hassan, figlio del servitore di casa e appartenente alla inferiore etnia degli Hazara. Entrambi amano molto far volare gli aquiloni per i quali sono previste gare che coinvolgono molti ragazzi della città. Il vincitore è chi riesce a far restare il proprio aquilone in volo per ultimo dopo che tutti gli altri hanno avuto il filo tranciato. Amir, che ha ritrovato la stima di suo padre proprio in seguito alla vittoria (insieme ad Hassan) nella gara più importante di lì a poco assiste (senza avere il coraggio di intervenire) alla sodomizzazione di Hassan da parte di un terzetto di ragazzi ricchi e razzisti. Da quel momento si porterà dentro un senso di colpa che lo allontanerà dall'amico che vede come denuncia vivente della sua vigliaccheria. Finché un giorno, trasferitosi negli Stati Uniti e divenuto scrittore di successo, gli giungerà una telefonata.
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Malik El Djebena ha 19 anni quando viene condannato a sei anni di prigione. Entra con poco o nulla, una banconota ripiegata su se stessa e dei vestiti troppo usurati, che a detta delle guardie non vale la pena di conservare. Quando esce ha un impero e tre macchine pronte a scortare i suoi primi passi. In mezzo c'è il carcere, la protezione offertagli da un mafioso corso, l'omicidio come rito d'iniziazione, l'ampliarsi delle conoscenze e dei traffici, le incursioni in permesso fuori dal carcere, dove gli affari prendono velocità.
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Olivier è un falegname che insegna in una scuola di avviamento alle professioni. Da quando suo figlio è stato ucciso da un undicenne e sua moglie lo ha lasciato l'uomo si dedica totalmente al lavoro. Un giorno arriva nella scuola Francis, l'assassino del figlio, scarcerato dopo alcuni anni di detenzione e ora immesso in un percorso di recupero. Olivier, dopo qualche incertezza, chiede di averlo nella sua classe. Lui sa bene chi è mentre il ragazzo ignora di essere di fronte al padre della propria vittima.
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Walt Kowalski ha perso la moglie e la presenza dei figli con le relative famiglie, al funerale non gli è di alcun conforto. Così come non gli è gradita l'insistenza con cui il giovane parroco cerca di convincerlo a confessarsi. Walt è un veterano della guerra in Corea e non sopporta di avere, nell'abitazione a fianco, una famiglia di asiatici di etnia Hmong. Le uniche sue passioni, oltre alla birra, sono il suo cane e un'auto modello Gran Torino che viene sottoposta a continua manutenzione. La sua vita cambia il giorno in cui il giovane vicino Thao, spinto dalla gang capeggiata dal cugino Spider, si introduce nel suo garage avendo come mira l'auto. Walt lo fa fuggire ma di lì a poco tempo assisterà a una violenta irruzione dei membri della gang con inatteso sconfinamento nella sua proprietà. In quell'occasione sottrarrà Thao alla violenza del branco ottenendo la riconoscenza della sua famiglia.